TOMORROW MORNING

Regia - Marco Simeoli

Quello che sembrerebbe essere nient’altro che una mera messa in scena dei rancori e delle ipocrisie di una famiglia borghese, dove l’apparenza e l’avidità hanno inevitabilmente leso i rapporti, si trasforma all’improvviso in un giallo in piena regola: e se il padre fosse stato ucciso? Da chi? Per quale motivo?

Intrappolati in mezzo alla neve in una villa elegante zeppa di alcool, fucili da caccia e irritante perbenismo, i quattro personaggi scoprono un doppio volto degno dei migliori film noir degli anni ’40, con una trama fatta di scandali, vendette, truffe milionarie, che vede persino la presenza di una “femme fatale” sui generis, interpretata da Amanda Sandrelli. Un noir divertente e scorretto, in cui si ride amaramente e soprattutto si deride quella classe borghese dipendente dal denaro, legata all’altrettanto ipocrita realtà politica e religiosa, ma priva di sostanza e di capacità empatica. Ed ecco che quel “boomerang” a cui si fa riferimento torna indietro inesorabilmente colmo di risentimento e colpisce i figli in pieno petto con il peso delle malefatte dei genitori, ma svela anche un aspetto non proprio lusinghiero delle sedicenti vittime, il cui bifrontismo prende vita all’interno di una scenografia strategica, su due livelli (il ricco salotto che sembra puzzare di whisky e la stanza da letto, al piano superiore, dove vengono elaborati gli intrighi), e che raggiunge il culmine nello strepitoso elogio funebre finale.

Denise Penna 19/05/2017
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